Quella notte non c’erano più stelle
le nubi basse quasi fumi di ciminiere
ormai spente come il sogno che fu:
non esistono uguaglianze cosmiche...
Quella notte non c’erano più stelle
il tuo corpo sinuoso fra le braccia
di un viottolo bizzarro, verde erba
in un parco che se torni non c’è più
Quella notte non c’erano più stelle
tu ti aprivi in abbraccio al mio volto
e le labbra ti cercavano impaziente
come fossero cornici su un Monet...
Questa notte ho rivisto una stella
chiara come un destino di dolore
passeggiava verso il suo tramonto
era l’alba solitaria della tua felicità
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