Io sono italiano. Questo è un dato di fatto anagrafico a cui non posso per ovvie ragioni rinunciare. A cui forse, non è neppure giusto che rinunci. Il fatto che sia italiano, tuttavia non implica che io non possa riconoscere nella Sardegna una nazione senza stato e che in tal senso possa adoperarmi da italiano, affinchè ogni aspirazione del popolo sardo alla propria autodeterminazione possa essere, nel caso di espressa volontà, soddisfatta. Ma il mio essere italiano non poteva pormi in alcun modo all'interno di un partito indipendentista sardo. Sarebbe stata una contraddizione ontologica, una contraddizione dell'essere che non mi avrebbe permesso di fare del bene alla terra che ormai da 13 anni mi ospita. Da qui la mia decisione di non tesserarmi a iRS e di non proseguire il mio percorso all'interno di movimenti indipendisti o autonomisti sardi.
La mia adesione a Sinistra Ecologia e Libertà e un'adesione che nasce dalla sensazione molto forte che in Italia e nel mondo, oggi, si abbia bisogno di riscoprire un'autenticità di sinistra. Che sia necessaria una sinistra fuori dai cartelli bancari, una sinistra alla Besancenot, per dirla con un paragone europeo. Serve una sinistra che sappia cogliere fino in fondo la nuova definizione di povero, e ne faccia propri gli interessi. Serve una sinistra che sappia vedere il progetto mondiale di unificazione sotto un unico grande giogo post democratico e globalizzante, dei popoli e della loro bieca omologazione sociale e culturale, e che lo sappia contrastare. Serve una sinistra che stia fuori dai salotti dei poteri economici forti, ma che sappia dialogarci al fine di riequilibrarli. Serve una sinistra che sappia valutare le opportunità della green economy, le grandi potenzialità dell'energia verde, che sappia coglierci il futuro e il presente della nuova occupazione. Serve una sinistra che torni a comprendere il significato della parola pace, il significato della parola laicità dello stato, e che non abbia mai crisi d'identità rispetto a tali parole. Serve una sinistra che sappia esprimere un uomo capace di sintetizzarla.
Serve una sinistra che sappia ridare alla libertà la possibilità di esistere per tutti.
Scelgo SEL e i giorni 22-23-24 ottobre sarò a Firenze a rappresentare insieme a Roberto Spanu il Medio Campidano al Congresso Nazionale di Sel.
Gaetano Luca Filice nasce a Monza il 12 maggio 1979. Dal 2006 vive stabilmente in Sardegna. E' laureato in Letteratura Musica e Spettacolo alla Sapienza di Roma. Scrittore e Giornalista, fra i suoi libri ricordiamo Webbe Grillo, Cicche BeH e 40 notti e la ballata del giorno nuovo. Nel 2010 ha partecipato alla campagna elettorale per le elezioni comunali, esperienza molto intensa da cui ha tratto ispirazione per scrivere il suo primo romanzo "Qui non si può fare".
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