I Sardi stanno subendo una regressione evoluzionistica senza precedenti. Da Italiani minori, status ottenuto nel 1861 e riaffermato saldamente grazie alla complicità ferocemente sadomasochistica del signor Emilio Lussu nel 1945, la nostra involuzione sta raggiungendo il livello più simile alla dimensione umana, del mondo animale, il suino.
Ora è vero che i maiali sardi sono razza pregiatissima, dal sapore eccellente, ma da qui a traslarli, per metominia, a tutta la popolazione dell'isola, ne passa davvero tanto.
La continuità territoriale è di certo un diritto acquisito e finora garantito, a detta di chi ci governa, ciò che in verità manca, rispetto all'Italia è la continuità di dignità.
Provate a prenotare una nave per Palermo. Unica compagnia disponibile, Tirrenia. Il sistema vi rimanda tre o quattro volte, in attesa della messa in disponibilità. Primo disagio. La società è in amministrazione straordinaria, e va bene, inghiottiamo e procediamo alla prenotazione. Il costo totale è esorbitante, non straordinario, ma normale. Duecentocinquanta euro per due persone e auto al seguito.
E va bene, inghiottiamo anche il prezzo, la società è in A.S. ma fornirà l'ordinario servizio di trasporto, pensiamo.
Quando saliamo sulla nave ci rendiamo conto di che cosa significhi. E' una nave merci, non c'è un bar, non c'è il ristorante, le cabine sono in pessime condizioni. La nave puzza di maiali, di bestie, di prodotti chimici.
La Tirrenia riceve ogni anno contributi pubblici statali e regionali per garantire il trasporto dei residenti sardi nel resto d'Italia. Gode di una situazione di monopolio. Nonostante questo è in via di fallimento. Da sempre non garantisce occupazione al popolo sardo. Da sempre non garantisce un servizio cortese ed efficiente, pulito e di qualità.
In un certo senso ci eravamo anche abituati a questa sorta di degrado, ci poteva servire per vederci migliori, per immaginare qualcosa di diverso, di gestito direttamente da noi sardi. Ma il declassamento di specie è davvero troppo.
Chissà, forse faremo fatica ad abituarci ad essere trattati da maiali. Forse.
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